Ero molto piccola quando ho conosciuto suor Carmela, e la ricordo come una bella donna.
Con la mia famiglia vivevo in una casa che sorgeva vicino al terreno dove oggi si trova il Collegio Vincenzo Grossi, in Caseros. In quei tempi ci divideva solo una rete metallica e noi bambini, incuriositi da queste nuove vicine, trascorrevamo molto tempo ad osservarle. Vedevamo suor Carmela mentre puliva il terreno insieme a suor Maria Storari. Sono state loro a dirci che avevano comprato quel terreno per costruire una scuola. A poco a poco si stabilirono in quello spazio e, prima che ancora ci fosse la scuola, iniziarono con le attività dell’oratorio. Avevano organizzato anche una scuola di ricamo per le bambine e le adolescenti e ci intrattenevano con una gentilezza per me totalmente nuova e insolita. Insieme preparavamo alcuni oggetti e dolcetti che portavamo agli anziani di una casa di riposo che si trovava vicino all’ospedale del Carrillo.
Grazie a queste iniziative incominciai a frequentare le suore con assiduità e alla conoscenza è subentrata l’amicizia. Ci insegnavano a leggere la bibbia e a pregare. Posso dire che la mia fede la devo a lei e al suo esempio. Dopo alcuni anni fu trasferita, però chiedevo sempre notizie di lei e, anche quando in seguito conobbi altre suore come suor Gemma suor Carla, suor Grazia, il mio ricordo più significativo era per suor Carmela. È rimasta nel mio cuore.
María Cristófano
Ricordo che un sabato sono andata all’oratorio con una mia amica di scuola e vicina di casa, la quale non era stata battezzata e aveva circa 10 anni. Suor Carmela si fermò a parlare con lei di questo e poi chiese alla famiglia se volevano che ricevesse il battesimo. I genitori furono d’accordo e così poté fare il catechismo e ricevere insieme il Battesimo e la prima Comunione.
Vent’anni dopo sua figlia frequentò il nostro “colegio padre Vicente Grossi” e quindi ha potuto ricevere gradualmente tutti i sacramenti della iniziazione cristiana.
Suor Carmela: iper-missionaria! Teresa Veltri