Mio padre scelse il lavoro al mulino adatto alle forze di un ragazzo undicenne come ero io all’inizio e, senza che fosse troppo palese, che mi consentisse di frequentare la canonica per le lezioni di latino e greco. In ogni … Continua a leggere...
Per andare in chiesa, dovevamo solo attraversare la strada, ma siccome per noi bambini c’era sempre un motivo per distrarci e intrattenerci in altro, alle funzioni religiose ci accompagnava la mamma e quando non riusciva lei la sostituiva mia sorella … Continua a leggere...
Quando sono nato, il 9 marzo del 1845, nella mia famiglia erano già nati Luigi Giovanni, morto a un anno di età, Elisabetta Arcangela, che chiamavamo familiarmente Bettina, Caterina Alberta morta a due anni, Luigi Stefano, Rocco morto a cinque … Continua a leggere...
La mia vicenda umana inizia a Pizzighettone, un borgo che si estende al di qua e al di là dell’ Adda, proprio dove il fiume … Continua a leggere...
Estate, tempo di ozii o di riposo? Per la maggior parte della gente comune, è più verosimile che si cambino i ritmi e le attività piuttosto che lasciarsi andare in un «dolce far niente»!
Noi, infatti, non interromperemo la pubblicazione … Continua a leggere...
Durante i mesi invernali, i pomeriggi e le serate nella canonica di don Vincenzo erano affollati di bambini fracassoni e di giovani in cerca di compagnia. D’estate, però, la canonica si faceva deserta: il pomeriggio perché la canicola teneva tutti … Continua a leggere...
