Sesta Parola: «Tutto è compiuto» (Gv 19,30)
Gli era rimasto un lieve soffio di alito per pronunciare la parola che solo Lui poteva dire con verità: tutto è compiuto.
Ciò che le Scritture avevano predetto di lui, l’opera che il Padre gli aveva affidata era stata pienamente realizzata.
Tutto! Non lo avevano fermato l’incredulità di molti, il tradimento di alcuni, la sfiducia dei capi, l’insuccesso tra i suoi. Aveva sempre camminato dritto con lo sguardo rivolto davanti a sé, si era soltanto sottratto alle pietre della lapidazione e alla spinta nel precipizio.
«Non c’è amore più grande di colui che dà la vita per i propri amici». L’amore di Gesù aveva raggiunto la misura colma: ora stava esalando gli ultimi respiri, soffi di vita sui presenti e sull’umanità, il suo corpo si stava svuotando delle ultime gocce di sangue… versato in segno di alleanza. Aveva ancora qualcosa da portare a compimento?
Sì, gli mancava l’ultimo grido, le ultime parole da Figlio a Padre.