Alla tua Luce vediamo la luce!

La festa della Presentazione del Signore Gesù al tempio, da molti anni è legata alla Vita Consacrata e san Giovanni Paolo II, nel 1996, la  associò alla «Giornata mondiale della vita consacrata».

La prima testimonianza storica riferita alla festa odierna ci è data da Egeria (IV-V secolo), giunta pellegrina in Terra Santa dalla lontana Galizia (Spagna). Nel suo scritto Itinerarium  descrive il rito del lucernario in uso presso la chiesa di Gerusalemme: «Si accendono tutte le lampade e i ceri, facendo così una luce grandissima». Da qui forse l’uso di indicare questa festa come della «Candelora».

In modo più immediato il richiamo alla vita consacrata è dato dalla «presentazione» di Gesù vista come offerta e consacrazione. Nell’intenzione di accostare la giornata della vita consacrata alla festa della Presentazione di Gesù al tempio, c’è anche il tema della Luce come riconoscimento di quanto Dio ha operato.

La festa, attraverso le figure di Simeone ed Anna, suggerisce l’atteggiamento della vigilanza (…aspettavano) e del mantenere la luce accesa (…viveva nel tempio) e che esiste la possibilità che questa luce non si spenga ( …i  miei occhi hanno visto )

La consacrata, il consacrato sono riflessi ora più visibili, ora più tenui o soffocati, della Luce che è Cristo, luci nel quotidiano: è una verità imprescindibile alla natura della Chiesa.

Oggi, assistiamo ad un diradamento di queste luci, ma nel buio per orientarsi o per offrire un orientamento non serve una falò, è sufficiente una piccola fiammella.

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