Le preghiere mariane (2): Il Santo Rosario

Il Rosario occupa un posto particolare nelle pratiche di devozione alla Madonna.

È la preghiera mariana più praticata nel tempo e più diffusa tra i fedeli.

Viene considerata comunemente una preghiera mariana per la lunga sequenza di invocazioni a Maria, ma è una preghiera che porta a Cristo Salvatore. Maria viene invocata per facilitare l’incontro con Lui, come Colei che insegna come unirsi ai misteri di Cristo.

Il Rosario infatti ha una indole cristologica ed è il compendio di tutto il Vangelo. Lo dimostrano i cosiddetti misteri annunciati che richiamano le tappe principali della vita di Gesù e del suo mistero di incarnazione.

Ha un aspetto contemplativo, dove la composizione del luogo aiuta a favorire la preghiera ora immaginando, ora vedendo, ora sentendo, ora gustando e toccando.

Nell’annuncio dei misteri e nelle invocazioni a Maria si snoda la preghiera di lode, di ringraziamento e nasce la meraviglia per vedere come il progetto di Do si è compiuto in Gesù, progetto a cui è associata intimamente la Vergine Maria.

Papa Giovanni Paolo II nella Lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae suggerisce come recitare il rosario: volgere lo sguardo su Gesù con «gli occhi del cuore di Maria». Uno sguardo che cattura e conserva nel cuore gli eventi, uno sguardo penetrante che vede dove altri non colgono, uno sguardo doloroso e interrogante ma aperto alla gioia di un annuncio tanto sepolto nel cuore quanto atteso.

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