«Tu invece, quando digiuni, profumati la testa» (Mt 16,17)

La Quaresima non è propriamente un tempo di austerità, ma piuttosto un tempo di clemenza, di misericordia, di fragranze, forse indefinibili, sicuramente meno intense del nardo, così tanto evangelico, ma ugualmente percepibili ed altrettanto evangeliche.

È un profumo di strada, di famiglia, di posto di lavoro, di casa religiosa, di chiesa, ma soprattutto di legami e di relazioni, di vicinanza.

La quaresima:

è profumo di servizio quando dedico un po’ di tempo a consolare chi è angosciato;

è profumo di comprensione se anziché guardare a distanza chi sbaglia, lo avvicino e gli parlo;

è profumo di luce quando ascolto e accolgo i dubbi di tanti senza voler dare ricette;

è profumo di preghiera quando porto con me davanti a Dio, vivi e morti, giusti e ingiusti;

è profumo di pazienza quando il mio linguaggio è mite, anche con chi è importuno;

è profumo di perdono per chi, tanto o poco, mi ha ferito.

Che le nostre «case» abbiano la felice sorpresa di riempirsi di questi profumi!

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