Il sepolcro è vuoto…
Quello di Gesù, all’alba del primo giorno della settimana, è un sepolcro insolito! È vuoto, ma è solo un modo di dire, perché vi sono rimaste molte tracce, alcune visibili ad occhio nudo e altre invisibili ed esclusive per qualcuno.
La tomba di Gesù è vuota di un corpo, ma ci sono i teli, il sudario, il profumo di aloe e mirra che ha impregnato tutto l’ambiente.
Vuota di un corpo, ma è abitata dall’impronta delle mani amorose di uomini e donne, di discepoli e discepole che con grande delicatezza vi avevano deposto il corpo di Gesù.
Vuota di un corpo, ma attraversata da una lama di sole che ancora basso all’orizzonte, penetra nel buio della tomba e ne taglia le tenebre.
E poi entra Pietro, per primo e con lui l’incredulità. Entra Giovanni vede, crede.
Che cosa hai visto Giovanni che gli altri non sono riusciti a scorgere?
E poi c’è il gruppo delle donne che arrivano fino all’ingresso e si sentono dire :“Non è qui”.
Anche Maria si ferma sulla soglia e vede qualcuno, seduto dove avrebbe dovuto esserci il corpo di Gesù
Ognuno entrando e uscendo dal sepolcro, o semplicemente guardandovi dentro, o ascoltando ciò che vi si dice intorno, raccoglie tanti indizi, ma dove portano?
Non certo al luogo dove potrebbe essere stato nascosto il corpo di Gesù. Portano alle sue Parole.
Parole amate e custodite nella memoria e che ora queste tracce fanno emergere in una comprensione nuova: Lui c’è, è vivo, ma non è qui e non possono più attardarsi a cercarlo fra le cose morte.
Credono senza vedere. Gesù è nel loro panico, nel loro vuoto, nel loro disorientamento e non li lascerà più soli, starà con loro, con noi sempre.
È la fede della Pasqua!