Festival della Missione 2022 nella movida milanese

«Fratelli, sorelle, dove andate?» chiede idealmente Mons Delpini alle persone frenetiche che affollano i treni pendolari, la metropolitana e i tram nelle prime ore del mattino, o a quelle eccitate che nelle ore della notte gremiscono alcune piazze e strade esclusive della città. Ma tutte, infastidite da qualsiasi domanda, rispondono; le prime: «Dove vuoi che andiamo? A lavorare, a guadagnare sempre di più!», e le altre: «A divertirci, a godere sempre di più! A fare esperienze sempre più esotiche, sempre più estreme!».

Anche alle persone malate di desolazione e di tristezza chiede: «Fratelli, sorelle, dove andate?». «Dove vuoi che andiamo? Andiamo verso il nulla, andiamo verso l’inarrestabile declino. Di futuro non ce n’è più. La speranza è un bene esaurito».

Mentre si allontana, lui stesso intristito, questa volta nella realtà, intravede alcune persone liete, operose, vive e si rivolge a loro: «Fratelli, sorelle, dove andate?».  «Andiamo a seminare sorrisi, a dire parole di Vangelo, ad annunciare la gioia di essere tutti sorelle e fratelli. Siamo inviati in missione!».

«Ora capisco perché a Milano la missione diventa un festival, una festa, per la città, per i milanesi, per gli italiani, per te, per voi, da qualsiasi parte del mondo venite» aggiunge mons Delpini.

Dal 29 settembre al 2 ottobre la città di Milano, ospiterà la seconda edizione del Festival della Missione, dopo quella celebrata nel 2017 a Brescia. È una iniziativa della Conferenza episcopale lombarda insieme alla Conferenza degli Istituti religiosi missionari, all’Ufficio Nazionale per la Cooperazione missionaria tra le Chiese (CEI) e alla Fondazione Missio (Pom Italia). Significativa è la location scelta per lo svolgimento del Festival: i diversi eventi – incontri, testimonianze missionarie, convegni, spettacoli, momenti di preghiera – si susseguiranno nella Piazza delle Colonne di San Lorenzo a Milano e in altri luoghi della movida milanese e di ritrovo dei giovani.

L’obiettivo è quello di far conoscere la Missione, in tutta la sua ricchezza, la sua bellezza e la sua varietà, non tanto agli addetti ai lavori, ai fedeli della messa domenicale, quanto piuttosto a chi mette saltuariamente piede in chiesa o pensa al missionario come a uno che va a «fare il bene dei poveri del terzo mondo».

La parola «missione» abbinata alla parola festival, può far pensare a qualcosa di leggero o poco serio; in realtà la missione vuole uscire dai recinti sacri, pienamente consapevole, però, che il mondo non può costruirsi bello, giusto e buono senza la buona notizia di Gesù. Per questo il Festival della Missione, intende abitare le piazze di Milano, percorrere i luoghi della movida e stare tra la gente senza perdere il suo significato profondo riassunto nello slogan «Vivere per dono».

Le giornate (vedi programma festival) si concluderanno con la celebrazione presieduta dall’Arcivescovo Delpini, e con l’invio missionario ai partecipanti, come rilancio della dimensione missionaria della vita cristiana.

Rispondi