Guardiamo san Vincenzo Grossi con gli occhi di chi l’ha conosciuto (1)

Quante cose i nostri occhi vedono ma in maniera poco approfondita o involontaria! Guardare, invece, significa soffermare il proprio sguardo su qualcuno, e dunque è vedere la persona con maggiore attenzione.

Alle visitatrici/tori del blog proponiamo, durante i mesi estivi, una serie di post per «Guardare don Vincenzo» con gli occhi di chi l’ha incontrato. Nulla di nuovo o di inedito su di Lui, ma è una prospettiva diversa rispetto ad altre. Guardiamo a Lui attraverso gli occhi più vari possibili, da quelli dei familiari a quelli istituzionali, sguardi che partono dalle motivazioni le più disparate che, a volte arrivano anche a contraddirsi. Per Vincenzo lo sguardo degli stessi genitori è stato diverso, come pure quello dei confratelli, dei parrocchiani e dei suoi stessi Superiori. Ci sono stati poi gli sguardi delle suore che senza ombra di dubbio sono stati i più benevoli, anche con qualche eccezione.

Ci soffermeremo pertanto sugli occhi dei suoi interlocutori che diventano tanti modi di raccontare di lui a partire dall’incontro con la sua persona e la sua vicenda. Raccogliendo le testimonianze dirette e indirette, i vari flash piano piano ci aiuteranno a soffermarci su don Vincenzo e ci sembrerà di poter stare in sua compagnia, perché, il nostro sguardo oggi diventa lo sguardo del cuore, e questo supera lo spazio e i tempi.

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