Don Vincenzo e l’Eucaristia
Attorno all’Eucaristia la fede dei cristiani ha costruito altari imponenti, tabernacoli preziosi, che nelle solennità circonda di ceri, fiori e tendaggi broccati.
La festa del Corpus Domini offre un saggio di questo splendore.
Don Vincenzo che non trascurava la cura della chiesa e delle liturgie, preparava i suoi fedeli, in occasione di questa festa, risvegliando la loro fede nella presenza di Gesù nell’Eucaristia. Riportiamo alcuni pensieri da una conferenza:
Siamo qui raccolti in Chiesa ed Egli ci guarda da quel tabernacolo. Quella dolcezza soave che abbiamo in cuore e sembra quasi attirarci verso l’altare, è Gesù che è vicino, proprio nel mezzo…
Sì, fratelli, là dentro abita Dio!
Guarda, tu vieni in chiesa, e nessuno ci fa caso, non sei che un povero, ma Gesù dal tabernacolo ti ha già veduto, il suo cuore già palpita, e le braccia si aprono.
Sei una povera vedova, avanza! Bene o mal vestita, poco importa; sono gli uomini che badano solo a queste cose, non già Gesù.
Forse non hai scarpe ai piedi e ti aggiri sconosciuta per le contrade, come una formica in mezzo al fogliame; molti ignorano che sei al mondo, ma Gesù, quel Gesù che ti redense, ti ama, egli è qui, starebbe qui per te sola…
È un mistero d’amore.
Oh fratelli, rendiamogli dunque amore per amore: Egli gode di stare con noi, è anche nostra letizia stare con Lui?
Egli ci ama e prega per noi, e noi ricambiamolo di adorazione e di affetto.
O Gesù, non ti vedo, ma ti sento.
Tu mi sei accanto e vivi e pensi e provvedi ai miei bisogni
come se tu avessi a cuore me solo;
io sono l’oggetto dei tuoi pensieri, delle tue premure,
ed è l’amore per me che ti tiene in questo tabernacolo,
il mio bene che ti occupa, la mia vicinanza che ti incatena.
Sono considerazioni e riflessioni che, se pure sembrano suscitare sentimenti ed emozioni, in realtà vogliono motivare la fede nelle parole di Gesù: «Io sono sempre con voi!» e aiutare a trovare, nella Sua presenza reale nell’Eucaristia, conferme a questa promessa