Il Paradiso (Una parola… 15)
L’unica volta che Gesù usa la parola «paradiso» lo promette a un «povero diavolo» che non aveva opere di bene da far valere. Sapeva di poter contare, alla cieca, sulla sua benevolenza.
Il paradiso, dice papa Francesco, «non è un luogo da favola, e nemmeno un giardino incantato» ma «l’abbraccio con Dio».
«Quale differenza tra le gioie di questa vita e quelle che Dio riserba nell’altra, in Paradiso?», si chiedeva san Vincenzo Grossi.
«Le stesse gioie della pietà e della devozione pur dolci, pur amabili, che cosa sono al confronto con il Paradiso? Esse non sono che una goccia delle gioie del cielo! La gioia del cielo, dice Gesù Cristo, nessuno potrà togliercela, scemarla, intorbidirla; il cuore ne sarà riempito, l’anima ne sarà inebriata, il corpo ne sarà tutto penetrato».
Il paradiso non ce lo procuriamo noi, è Gesù che «va a prepararci un posto» e ci vuole portare là con quel poco o tanto di bene che c’è stato nella nostra vita, perché «nulla vada perduto di ciò che Lui aveva già redento», spiega papa Francesco.
«Saranno oceani di gioia in cui saremo sommersi, una misura senza misura».