La Vocazione, canto di lode (Una parola… 2)
«La giovinezza è la stagione privilegiata delle scelte». È naturale, quindi, quando si parla di vocazione pensare ai giovani. Se essa riguarda il tempo della giovinezza quanto alla risposta, riguarda, invece, tutta la vita nel discernimento del bene da compiere e nel vivere la fedeltà.
San Vincenzo Grossi scrive: «Si dice ordinariamente che due sono le vocazioni: allo stato ecclesiastico, allo stato religioso e che il resto degli uomini non ha vocazione. Espressioni inesatte. La verità genuina è questa, che discende dall’amor di Dio per noi: ogni persona ha una propria vocazione. La vocazione personale è tanto distinta quanto lo sia quella di farsi gesuita o cappuccino.
Iddio vide eternamente una specialità in noi; questa specialità è la nostra vocazione.
Quella vocazione (qualunque essa sia) è la volontà di Dio riguardo a noi.
E richiede due sforzi: quello di conoscere la volontà di Dio e quello di farla quando la conosciamo».
«Datevi al meglio della vita!» – esorta papa Francesco- «affinché ciascuno dopo aver scoperto la chiamata di Dio, trovi il coraggio di dire sì ogni giorno, vinca la fatica nella fede in Cristo e, infine, offra la propria vita come cantico di lode per Dio, per i fratelli e per il mondo intero».
Maria è stata grata per lo sguardo di Dio che si è posato su di lei, ha consegnato nella fede le sue paure e i turbamenti, e ha abbracciato con coraggio la vita a cui è stata chiamata, facendone così un eterno canto di lode al Signore.