A Codogno… Festa della famiglia 2021

Quest’anno le circostanze ci hanno imposto una Festa della famiglia un po’ particolare nella sua struttura, ma non nel significato che ha voluto richiamare il valore della gratitudine in ogni tempo, nella buona e nella cattiva sorte, nel bene e nel male, nella gioia e nella tristezza, realtà che si alternano nella nostra vita sempre.

La riflessione suggerita agli educatori, in apertura, dal prof. Nembrini sull’“emergenza educativa di casa nostra“, quella che ci interroga da vicino, è stato un buon inizio della festa della Famiglia 2021, ma ben riuscita. È stata una proposta, una provocazione a metterci in discussione per agire dopo averci pensato sul serio e operare nel profondo con verità e luminosità quel cambiamento che è irresistibile, che coinvolge.

Convinti che occorre affidarsi a Qualcuno per fare questo salto di qualità nel proporci a coloro che vogliamo far crescere, entusiasmandoci noi per primi in questa avventura, ci siamo rivolti con la preghiera a Maria. Dando testimonianza di fede, stringendoci attorno a Lei che ispira l’impegno di tutti e ci dà la forza che ci serve per credere nel cambiamento, e attuarlo a piccoli passi, abbiamo messo fondamenta solide al nostro proposito la sera di martedì, all’oratorio, altro luogo di educazione alla fede e alla vita.

… E nel tentativo di dare espansione al progetto “costruzione villaggio” in cui ci si incontra, ci si saluta almeno virtualmente, ci siamo inventati qualcosa per renderlo un villaggio di veri amici, aperto al mondo, solidale, perché la festa a tavola diventasse più povera per noi per «far ricchi» i bambini dell’India in questo tragico momento di emergenza Covid. A questo scopo abbiamo trasformato la tradizionale cena d’Istituto di tutte le famiglie in apericena: un sacchetto con spuntini, consegnato ai bambini che hanno aderito all’iniziativa con la loro famiglia facendo un’offerta.

… Nella serata finale, infine abbiamo ripercorso quest’anno particolare, con i nostri ragazzi, attraverso lo spettacolo, per ritemprare il senso della gratitudine, per dire i grazie che non abbiamo detto e che non sappiamo dire…, quelli che ci rendono consapevoli di un percorso di crescita come esperti in cittadinanza e in umanità.

I bambini dell’Infanzia, poi, ci hanno allietato presentandoci la bellezza di un mondo a colori.

Mancava qualcosa?

Sì, il grazie più sincero a Luisa, Antonella e Sabrina che hanno fatto tanto per realizzare il sogno di una comunità educante a 360° dove i ruoli sono diversi, ma gli obiettivi educativi sono condivisi e si perseguono giorno dopo giorno, facendo della scuola un luogo di crescita mentre si prega, mentre si lavora, mentre si gioca, mentre si crea, mentre si mangia, persino mentre si  dorme.

Una vera Festa del grazie attorno alla mensa in una serata indimenticabile creata per esprimere un sentimento profondo, capace di dare gioia nel momento del distacco, dovuto al pensionamento, da una realtà amata e servita con grande attaccamento e dedizione. Ci siamo salutati così:

Rispondi