Educare alla cittadinanza ecologica – Laudato si’ (12)
Ottavo comandamento verde:
Educare alla cittadinanza ecologica attraverso il cambiamento di stili di vita.
Papa Francesco elogia gli educatori capaci di reimpostare gli itinerari pedagogici alla luce di un’etica ecologica, che aiutino a crescere nella solidarietà, nella responsabilità, nella cura basata sulla compassione. Non solo, propone gesti semplici di cura del creato, piccole attenzioni quotidiane che diventino pian piano uno stile di vita. Scrive infatti nella Laudato si’:
«Se una persona, benché le proprie condizioni economiche le permettano di consumare e spendere di più, abitualmente si copre un po’ invece di accendere il riscaldamento, ciò suppone che abbia acquisito convinzioni e modi di sentire favorevoli alla cura dell’ambiente. L’educazione alla responsabilità ambientale può incoraggiare vari comportamenti che hanno un’incidenza diretta e importante nella cura per l’ambiente, come evitare l’uso di materiale plastico o di carta, ridurre il consumo di acqua, differenziare i rifiuti, cucinare solo quanto ragionevolmente si potrà mangiare, trattare con cura gli altri esseri viventi, utilizzare il trasporto pubblico o condividere un medesimo veicolo tra varie persone, piantare alberi, spegnere le luci inutili, e così via. Tutto ciò fa parte di una creatività generosa e dignitosa, che mostra il meglio dell’essere umano. Riutilizzare qualcosa invece di disfarsene rapidamente, partendo da motivazioni profonde, può essere un atto di amore che esprime la nostra dignità» (LS 211)
Spesso si è portati a pensare che questi sforzi non cambieranno il mondo: in realtà, tali azioni diffondono sempre e comunque un bene nella società, anche se i frutti non si vedono nell’immediato.
Perciò, Papa Francesco ci invita a praticarli, a farli praticare, a controllarci vicendevolmente nella pratica, perché attraverso tali comportamenti si ridà senso alla nostra dignità, siamo condotti ad una maggiore profondità esistenziale.
Egli indica, tra gli ambiti educativi in cui educare alla cittadinanza ecologica la scuola, la famiglia, i mezzi di comunicazione, la catechesi, affermando che «una buona educazione scolastica nell’infanzia e nell’adolescenza pone semi che possono produrre effetti lungo tutta la vita» (LS 213).
Nelle nostre scuole, di ogni ordine e grado, c’è questa attenzione per far acquisire negli allievi una coscienza ecologica con piccole azioni quotidiane che diventino a poco a poco uno stile di vita: tra quelle menzionate ad es. la raccolta differenziata, lo spegnere le luci che non servono, non sprecare carta, non sprecare il cibo, non disperdere inutilmente l’acqua…
Ci è richiesto di praticare e di diffondere un nuovo modello per contrastare il modello consumistico trasmesso dai mezzi di comunicazione e dai meccanismi del mercato.