Grazie a voi…
Il 4 agosto u.s. in occasione della memoria liturgica del santo Curato d’Ars e dei 160 anni dalla sua morte, papa Francesco ha inviato una lettera a tutti i sacerdoti del mondo.
La nostra missione di collaborazione speciale e ininterrotta con i sacerdoti, come l’ha pensata e voluta san Vincenzo Grossi, ci fa attente a tutto ciò che è attinente al sacerdozio, superando i limiti delle difficoltà intrinseche alle relazioni umane, come pure il ritiro dalle attività pastorali per anzianità e malattia di molte di noi.
Condividiamo con il papa i sentimenti di gratitudine che egli rivolge ad ogni sacerdote nella lettera.
«Grazie per la fedeltà agli impegni assunti… pur consapevoli di portare un tesoro in vasi di creta.
Grazie per la gioia con cui avete saputo donare la vita… mostrando un cuore che come un buon vino invecchiando acquista in qualità.
Grazie perché cercate di rafforzare i vincoli di fraternità e di amicizia nel presbiterio e con il vescovo… sostenendovi a vicenda, curando chi è malato, cercando chi è isolato, imparando saggezza dall’anziano.
Grazie per la perseveranza e la «sopportazione» nell’impegno pastorale che vi porta a lottare come Mosè nella rischiosa intercessione a favore del popolo.
Grazie perché celebrate quotidianamente l’Eucaristia, perché pascete la misericordia nel sacramento della riconciliazione… camminando con i peccatori nella loro notte, nel loro buio.
Grazie perché annunciate a tutti il Vangelo… cercando di scoprire nella vostra comunità il desiderio di un dialogo anche dove è stato soffocato.
Grazie per tutte le volte che avete mostrato tenerezza e compassione… e vi siete avvicinati alle ferite del vostro popolo, sentendovi uno di loro».
Con questo inno di ringraziamento, il pontefice vuole essere anche portavoce del popolo di Dio per tutto ciò che esso riceve dalla testimonianza e dalla cura dei sacerdoti, ma esprimere anche una lode a Dio, perché tutto questo ha origine nella «eterna misericordia» divina.