Benedetto Colui che viene… oggi!
La Settimana Santa si apre con una festa dai colori agresti, con rami di ulivo e palme recuperati all’ultimo momento, e con drappeggi feriali, mantelli come tappeti. Gli osanna al Benedetto di Dio riempiono le strade di una città che è tra il dubbio che il tutto non sia legale e il desiderio di unirsi a questa processione. Un trionfo da povera gente, visto che Gesù non entra in Gerusalemme con esercito a seguito e nemmeno su un cavallo bianco, come i grandi condottieri.
La storia che il Vangelo ci racconta è accaduta attorno alle mura di Gerusalemme, ma è anche la storia di ciascuno di noi. Nella Celebrazione, Gerusalemme non è più un luogo geografico, né un punto della storia, è il cuore dell’uomo.
Io sono quella città santa, sono io Gerusalemme. Anch’io sono visitata.
E ci coglie sempre di sorpresa il fatto che Dio viene verso di noi e non contro di noi, per liberarci e non per condannarci, per visitarci nella pace e non per giudicarci (Ermes Ronchi).
La sua visita non è mai conclusa. Benedetto Colui che viene…oggi!