Nella solennità del Sacro Cuore: noi FdO e i preti!
La solennità del Sacro Cuore di Gesù, giornata universale di preghiera per la santificazione del clero, unisce in una catena spirituale noi, Figlie dell’Oratorio, che nella collaborazione con i sacerdoti nelle parrocchie, al primo posto mettiamo la preghiera e l’«offerta» a favore, appunto, della loro santificazione.
Gli ultimi echi sulla problematica che le dimissioni in toto dei vescovi del Cile hanno portato alla ribalta, e che ci hanno particolarmente colpito, diventano oggi un appello a rinvigorire un compito che dovrebbe essere di tutto il popolo di Dio, ma che noi Figlie dell’Oratorio abbiamo come missione speciale.
Il sacerdote, diceva papa Francesco rivolgendosi ai presbiteri, riceve un dono di incommensurabile grandezza per il ministero, ma se ignora e tralascia la relazione e il riferimento a Gesù, è il più povero e il più stolto degli uomini, è il più inutile servo e il più indifeso.
I mass media morbosamente tendono a sottolineare o a enfatizzare gli aspetti umani e di fragilità del sacerdote, e a volte non mancano anche i pettegolezzi di sagrestia.
Non si tratta, comunque, di minimizzare o di ignorare fatti e comportamenti che feriscono la dignità delle persone, di chi compie il male come di chi lo subisce.
A un secolo e più di distanza, abbiamo un esempio molto esplicito nella vita di Suor Maria Caccialanza, una delle prime collaboratrici di san Vincenzo Grossi agli inizi dell’Istituto: si commuoveva fino alle lacrime quando veniva a conoscenza di fatti incresciosi che riguardavano i sacerdoti e intensificava la sua preghiera a cui univa anche penitenze fisiche.