Beati i puri di cuore

«Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio».

È questa una Parola che mi interpella e mi chiede attenzione. Già, perché questa beatitudine mi invita prima di tutto a riflettere su cosa significhi «avere un cuore puro»; in secondo luogo mi spinge ad interrogarmi sulle «incrostazioni» che si depositano sul mio; quindi mi esorta ad accogliere le occasioni che mi sono date per «purificarlo» ed infine a godere la gioia del «premio» elargito fin d’ora a chi si lascia «purificare».

Leggendo gli spunti di riflessione dell’esortazione apostolica e di San Vincenzo ho trovato che avere un cuore puro significa avere un cuore semplice, umile, libero dall’ipocrisia, dalla superficialità, da secondi fini, da ogni forma di egoismo e di ripiegamento sul passato e su se stessi. Avere un cuore puro significa  avere un cuore aperto, che ascolta, che è attento alla Parola di Dio e alle parole «dei figli di Dio», che si accorge che Dio è presente e si rivela in tutti gli avvenimenti. 

Avere un cuore puro significa avere un cuore che fa memoria delle meraviglie che Dio opera nella propria vita e in quella altrui; significa in concreto fare scelte «umanamente perdenti», ma per amore; significa spendersi per gli altri, senza la paura di perdere qualcosa; significa guardare ad ogni creatura con gli occhi di Dio… Quindi significa avere un cuore innamorato, di Dio e del prossimo: e solo se questo amore è veritiero, si esprime in opere, parole, gesti, preghiera sinceri e non «di circostanza».

Già, perché a volte è più «facile» e più «comodo» compiere gesti o dire parole o pregare solo «apparentemente», senza un reale coinvolgimento interiore. È una tentazione ricorrente «dissimulare», perdersi nelle convenzioni, nelle apparenze, in ciò che vogliamo gli altri pensino di noi. Nessuno è immune da queste tentazioni che incrostano e sclerotizzano il cuore!

Il mondo, infatti, non ci aiuta a tenere un cuore pulito, che ami gratuitamente e disinteressatamente. Ci presenta piuttosto modelli di comportamento che ruotano intorno al cerchio ristretto del proprio «io», che orientano mente e cuore al desiderio di prestigio, denaro, successo, potere….

Solo Dio vede nel profondo del cuore le fragilità, le inquietudini, le tentazioni, le fatiche, le doppiezze o la sincerità di ognuno. Noi possiamo far di tutto per nascondere le nostre reali intenzioni, agli occhi degli altri e anche a noi stessi, ma prima o poi vengono a galla! E se emergono e ci inquietano, questo è sicuramente un bene per noi, perché se ne prendiamo atto siamo spinti a convertirci, a ristabilire l’amicizia con Lui, a ripristinare la causa della nostra gioia!

Se il mondo ci presenta modelli apparentemente vincenti, in realtà solo l’esempio luminoso dei santi, del calendario o sconosciuti che vivono accanto a noi, ci testimonia che vale davvero la pena spendere la vita nell’amore: allora siamo invitati a purificare le nostre intenzioni ad ogni minima avvisaglia di ripiegamento su noi stessi.

Dio, infatti, non si stanca di chiederci di lasciarci amare gratis e di lasciarci purificare il cuore per sgombrarlo da ogni incrostazione ogni qualvolta vi si depositano sporcizia, falsità, interessi, illusioni. Dio fa sempre il primo passo e ci chiama continuamente alla gioia, a lasciarci riconciliare con Lui: Egli ci raccoglie più e più volte dalle nostre cadute, e aspetta con pazienza a braccia aperte il nostro ritorno perché ci ama incondizionatamente.

Solo se ci riconosciamo peccatori perdonati, se l’amore e la misericordia di Dio abitano in noi, piano piano, Riconciliazione dopo Riconciliazione, il nostro cuore viene purificato e «ricreato», e diventiamo un po’ più capaci di amare come lui ama, perché la vera beatitudine si raggiunge nel dono completo di sé.

«Vedere Dio» è la «ricompensa» per i «puri di cuore»! E chi non vorrebbe vedere Dio?

Ecco l’opera da compiere! Con generosità, spirito di abbandono, gioia, fedeltà, imparando passo passo a stare dalla parte dei piccoli, degli umili, degli esclusi, ad amare gratuitamente e senza secondi fini, ad avere uno sguardo limpido e trasparente sulla vita e sulla storia, capace di vedere i segni della salvezza dovunque, capace di lodare Dio per le grandi cose che opera in ciascuno e nel mondo, senza mai scoraggiarci, ma sempre fiduciosi nella sua misericordia, pronti a tendere la mano per farci rialzare dopo ogni caduta… A mano a mano che il nostro cuore si lascerà purificare, anche il nostro corpo e il nostro volto brilleranno della sua luce, perché vedremo Dio, perché saremo capaci di trovarlo e di incontrarlo nella preghiera, nella Scrittura, negli eventi, nelle relazioni, nella vita fraterna autenticamente vissuti. E saremo davvero beati!

(Sr Daniela S.)

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  1. e solo se questo amore è veritiero, si esprime in opere, parole, gesti, preghiera sinceri e non «di circostanza».

    Estas palabras atraparon mi atención ….. Muchas Gracias por este escrito.