Ut misericors fieret – Per divenire misericordioso
La festa della «Divina misericordia», che oggi celebriamo, è nata da una rivelazione privata a santa Faustina Kowalska. La diffusione si è sviluppata prima in Polonia dal 1985, quindi nel 2000 fu estesa a tutta la chiesa universale per iniziativa di Giovanni Paolo II.
La simbologia di tale devozione è il cuore di Cristo dal quale suor Faustina vide sprigionarsi due fasci di luce che illuminano il mondo e che rappresentano il sangue e l’acqua, il battesimo e l’eucaristia. Il nucleo di questa festa è pertanto la misericordia di Dio che ha visto la sua manifestazione più alta nel Mistero pasquale di Gesù.
San Vincenzo Grossi nella sua esperienza spirituale e nel suo ministero sviluppò spesso e con profonde meditazioni il tema della misericordia, come Amore di Dio, per questo possiamo raccogliere dai suoi scritti, specchio della sua anima, alcune riflessioni che ci possono illuminare.
«Deus charitas est. L’amore in Dio non è una qualità o un atto accidentale che possa esserci ed anche possa cessare, come accade in noi che oggi amiamo e domani possiamo non amare più, senza smettere per questo di esistere, perché in noi una cosa è l’esistenza ed altro è l’amore. Ma in Dio l’amore è la stessa sostanza, e costituisce la sua esistenza.
Ma che specie di amore è questo amore di Dio? Noi per amore intendiamo un certo rapimento e trasporto appassionato e vivissimo verso la persona amata, il bisogno di amare e di essere riamati, il desiderio e la contentezza di trovarsi insieme alle persone che si amano.
Ora nulla di tutto ciò può aver luogo in Dio perché Egli non ama alla foggia di noi povere creature: ha un modo di amare tutto proprio, sublime, totalmente spirituale che noi non possiamo comprendere.
Era necessario che Gesù Cristo in tutto e per tutto si facesse simile a noi per poterci amare. Gesù, vero ed unico mediatore tra il cielo e la terra, da una parte comunica e trasmette a noi l’immenso amore di Dio, con amore umano, tenero, compassionevole, e dall’altra eleva fino a Dio gli affetti del nostro cuore: debuit per omnia fratribus similare, ut misericors fieret.
Amiamo Gesù Cristo mettendo la nostra speranza in Lui solo».
«Gesù, io confido in te».
Che buon amico, buon amore … unico e veramente irresistibile. Il nostro Gesù è umile.