Gesù Cristo insegna coi suoi esempi: la lezione del presepe
Erano già arrivati a metà avvento e prima di iniziare la novena di Natale, come ogni anno, don Vincenzo chiamò alcuni giovanotti a preparare il presepe in chiesa.
Le statue erano poche ma sufficienti a rendere l’idea della nascita di Gesù.
Chiese agli scenografi improvvisati di mettere in evidenza la distanza non solo fisica ma anche di significato tra la città di Erode, la sede dei ricchi e dei potenti, e la realtà di povertà e umiliazione in cui era nato Gesù.
Desiderava che fosse comprensibile, a prima vista, che «Gesù dal primo istante della sua vita terrena ci ha insegnato coi suoi esempi a disprezzare le ricchezze ed amare la povertà».
Sarebbe stata una impresa ardua far capire questa lezione ai suoi parrocchiani perché non erano ricchi, e portarli a disprezzare le ricchezze che non potevano raggiungere era davvero un po’ contraddittorio, come lo era anche chiedere loro di amare la povertà che era così spesso causa di fatiche e di sofferenze.
Ma quello che don Vincenzo voleva che «comprendessero e che doveva farli stupire era il vedere questo Dio Creatore dell’Universo, Re dei re, nascere in una misera capanna, dimorare nascosto nella casupola di S. Giuseppe, e con quelle mani che fabbricarono il cielo e la terra, aiutare l’opera di un artigiano per quasi tutta la sua vita e vivere fra gente povera, non mostrando nei suoi comportamenti nulla che non fosse comunissimo».
Questa era una delle lezione più importanti di Gesù date col suo esempio e questa doveva emergere dal presepe.
Don Vincenzo avrebbe anche spiegato ai suoi fedeli che in questo modo Gesù voleva «guarire quella funesta prurigine che abbiamo di possedere sempre di più, di fare bella mostra di noi; quel vano desiderio di essere ammirati per i privilegi che possediamo. In fondo, si chiedeva, chi siamo noi da volerci innalzare, arricchire, mentre il Dio della gloria tanto si abbassa?» .
Dio scegie il piccolo, lo nascosto, il semplice, l’ordinario…. Dio sceglie l’incarnazione e questa scelta si può comprendere soltanto nell’amore che lui ha per ognuno di noi…