Dai commenti qualche… «salutare provocazione»
È sempre bello leggere i commenti ai post! Sono un concentrato di riflessione! Infatti nella lettura dei post viene colto al volo un concetto, una provocazione che, elaborati con saggezza ed esperienza, diventano a loro volta, una nuova riflessione e nuova provocazione… per entrare in circolo ed accendere altre luci.
È lo spirito del blog!
Il racconto autobiografico degli inizi dell’Istituto nel corso dei mesi estivi, infatti, non voleva fare dietrologia ascoltando direttamente dal fondatore una gloriosa storia, ma era l’occasione per rispolverare vecchi contenuti e accendere nuove scintille.
Il nostro blog infatti non fa letteratura, né cronaca, ma funziona come un sasso lanciato su uno specchio d’acqua che mentre scompare produce una serie di cerchi concentrici che vanno via via allargandosi.
I commenti aiutano a leggere da più prospettive i tempi attuali, senza considerarsi esperti interpreti della storia, o chiaroveggenti, meno ancora depositari della verità. Ognuno, molto semplicemente, ha la sua «tessera», unica, che aspetta di essere inserita nel grande mosaico.
E le scintille sono scoppiate grazie all’espressione attribuita a don Vincenzo, quella cioè che le suore dovevano METTERSI AL SERVIZIO DELLA PARROCCHIA (qui) per svolgere quelle attività che ne esprimono l’impegno educativo e formativo…
Marco L., nel suo commento, vede questo servizio a 360°, e caldeggia di «meditare la realtà di oggi per compiere scelte coraggiose in fedeltà al carisma e non a schemi creati nella vostra storia». Conoscendo alcune nostre comunità, egli vede un potenziale nel nostro carisma rispondente ai tempi attuali, ma percepisce anche la fatica a dargli forma nuova e concretezza incisiva. Non si tratta di essere o fare gli eroi perché aggiunge: «…il Mettersi al servizio della parrocchia lo vedo li, al servizio di quelle persone e famiglie che vivono situazioni di difficoltà e fragilità».
Anche Suor Federica, nel suo commento, dice che è stata colpita dalla medesima espressione e ritiene che è nel servizio alla parrocchia e in collaborazione con essa, che vanno spese le forze che abbiamo a disposizione.
Il servizio concreto alla parrocchia, secondo l’intuizione di don Vincenzo e i racconti degli inizi, non era uguale per tutte, ma nella fedeltà all’idea originaria del Carisma, quella cioè di collaborare nella missione educativa e formativa della gioventù, ogni comunità aveva il suo progetto apostolico, che si rifaceva in ultima analisi al motivo per cui le suore erano state invitate ad operare a favore dei bisogni di quella particolare parrocchia.
Potrebbe essere utile ed interessante rispolverare il progetto apostolico delle comunità, e capire non solo se è fedele all’idea originaria, ma soprattutto se traduce tale idea originaria in risposte aderenti ai bisogni locali attuali, o se, sulla base delle competenze acquisite, continua a riproporre «schemi creati dalla nostra storia».
Ci vuole quella cosa chiamata “discernimento”….