11 febbraio: giornata del malato
L’11 febbraio si celebra la giornata del malato, la giornata del dolore, anche se la sofferenza non si può ascrivere solo all’ambito della malattia.
Il dolore è e resta un mistero per il quale la ragione non riesce a trovare spiegazioni e soluzioni definitive.
Nella prospettiva cristiana la persona anche se presa nella dimensione del dolore ha una sua missione da compiere. La sua fragilità sollecita lo spirito del servizio negli altri; grazie all’amore che riceve e che dona diventa capace di arricchire il suo prossimo e, soprattutto, offre la sua vita per la salvezza dell’umanità.
A queste ed altre illuminazioni che il papa offre nel suo messaggio per questa giornata fanno eco le parole di san Vincenzo Grossi il quale suggerisce che proprio attraverso le sofferenze «Gesù fa diventare apostoli… alcune persone e che nella Chiesa sono braccia quelli che lavorano; arterie quelli che soffrono» .
È la teologia del Corpo Mistico spiegata con immagini semplici ma efficaci. Le arterie con le loro mille ramificazioni giungono e irrorano tutto il corpo; allo stesso modo la sofferenza vissuta cristianamente è vivificante e arriva a vivificare ogni aspetto della vita personale e comunitaria.