Natale: la forza dell’amore

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Don Vincenzo indossò i migliori paramenti per la Messa della notte di Natale. La Chiesa era piena di fedeli, nonostante la serata fredda e le strade piene di neve.

Il coro intonò delle virtuosissime antifone natalizie che la gente ascoltava con devozione: in quella notte uno scorcio di cielo si apriva davanti alla loro mente e al loro cuore. Don Vincenzo sapeva che quella era una notte magica anche per quanti erano deboli nella fede e nell’omelia volle pronunciare parole di fiducia e annunciare a tutti quanto Dio li ama.

E disse:

«Fu l’amore che trasse Gesù dal Cielo in terra e lo fece comparire bambino a Betlemme. Guardate come è povero: non ha che un pugno di paglia per sua culla, il più misero tra i figli degli uomini. Quelle labbra che ora sembrano vagire, sono le stesse che hanno pronunciato la parola creatrice; e quella piccola destra che si stende fuori dalle fasce, è la destra che stese i cieli e lanciò il sole nel firmamento. Chi lo ha portato ad un tale mistero di umiliazione? L’amore, o fratelli, l’amore per noi. Or da quella capanna accompagnatelo fino alla Croce, e toccherete con mano come quel Divin Cuore batté sempre d’un sol palpito: l’amore per l’uomo. La sua legge, la sua missione, la sua vita è tutta qui: io venni al mondo a mettere fuoco d’amore, e che altro chiedo se non amore? Gesù passò facendo del bene, dice l’Evangelo. Nessuna umana eloquenza poteva raccontare la sua vita in modo migliore. Dolce, accostevole, benigno, non cerca la sua gloria, ma tutto il bene degli uomini. Questo cuore generosissimo consacra tutti i suoi momenti a conquistare anime alla verità, e niente arresta il suo amore».

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