La fantasia della misericordia!
Il papa alla chiusura del Giubileo non ci ha voluto lasciare solo con un bel ricordo di un evento che ha coinvolto quasi un milione di cristiani, ci ha consegnato una lettera «Misericordia et Misera», che è una sorta di itinerario per continuare, anche senza l’ufficialità dell’Anno Santo, il cammino di misericordia intrapreso.
Egli stesso raccoglie e puntualizza le diverse esperienze di cui è stato testimone e ad alcune in particolare dà un’enfasi di ufficialità perché, nonostante la loro straordinarietà, possano continuare nel tempo.
Il papa invita poi la Chiesa a raccontare oggi quei «molti altri segni» che Gesù ha compiuto e che «non sono stati scritti» (Gv 20,30).
Chiede la fantasia della misericordia.
Suggerisce di essere artigiani della misericordia.
Nessuna opera di misericordia è uguale all’altra, Dio le ispira e ognuno di noi, concretizzandole, dà una forma diversa, anche se la «materia» è unica, la misericordia.
Al mondo che continua a generare nuove forme di povertà spirituale e materiale che attentano alla dignità delle persone, la Chiesa, e in essa il singolo credente o le comunità, devono essere sempre vigili e pronti per individuare nuove opere di misericordia e attuarle con intelligenza.
La misericordia è inclusiva ed eccedente, in essa i contrari si uniscono.