Buon Compleanno, scuola mia!
L’uomo che non ha memoria è un uomo senza futuro! Celebrare il passato allora non è venerare le ceneri ma accendere il fuoco. Con questo spirito sono stati celebrati i 115 anni di presenza delle Figlie dell’Oratorio a Codogno (LO). Proiettata verso una grande storia ancora da costruire (cf. VC 110) la comunità vuole condividere anche con i lettori del blog i momenti celebrativi vissuti in concomitanza con il primo anniversario della canonizzazione di san Vincenzo.
Istituto Tondini: da 115 una presenza educativa a Codogno
Il 5 e il 6 novembre scorsi le Figlie dell’Oratorio di Codogno – note come suore Tondini – hanno celebrato i 115 anni di presenza sul territorio, nel primo anniversario della canonizzazione del fondatore San Vincenzo Grossi.
Ai festeggiamenti sono stati invitati anche gli ex alunni ed è stata per molti una bella occasione per ritrovarsi dopo tanti anni.
Il 5 novembre, nel salone dell’Istituto, dopo un intervento introduttivo della Madre Generale, sr Rita Rasero, e il saluto del sindaco, Francesco Passerini (anch’egli ex alunno dell’Istituto) e di Silvia Prandini (in rappresentanza dei genitori degli alunni), si è esibito il Little Gospel Choir, diretto da Michele Fontana, con la partecipazione dei bambini della Scuola Primaria, allietando i convenuti con splendide armonie.
A ricordo dell’evento i genitori degli alunni hanno donato all’Istituto una targa con la scritta: «Un grazie per ieri, per oggi e per domani. 115 anni insieme».
Nel corso della serata è stata presentata agli intervenuti la neonata associazione «Amici della Scuola Tondini», costituita nei giorni scorsi da un gruppo di genitori di ex alunni dell’Istituto, con l’intento di: tenere informati gli ex genitori ed ex studenti in merito alle iniziative aperte al pubblico che la scuola propone; perseguire la promozione della scuola Tondini in tutti gli ambiti della vita sociale del territorio; sostenere ed organizzare iniziative in collaborazione con la scuola, l’A.Ge.S.C. ed i rappresentanti di classe e favorire la raccolta di fondi a sostegno di progetti educativi proposti dalla scuola.
Per l’occasione è stata proposta una mostra fotografica avente come traccia il vissuto della comunità educante e formativa nel corso di questi 115 anni e sono stati proiettati anche due video con istantanee delle scolaresche e delle attività svolte nel tempo: didattiche, recite natalizie, feste della famiglia, gite ecc.
La cena a buffet nella tensostruttura allestita nel cortile della scuola ha concluso il primo giorno di festeggiamenti.
Domenica 6 novembre nella Parrocchia San Biagio e Beata Vergine Immacolata si è svolta la Messa di ringraziamento in onore di San Vincenzo Grossi, animata dalle suore, dai genitori e dagli alunni dell’Istituto. Durante la celebrazione il parroco, Mons. Iginio Passerini, ha voluto ringraziare sr Giovanna Cornacchia, sr Anna Lazzari e sr Cecilia Borghi per aver servito il Signore per 60 e 50 anni nella vita religiosa.
Gli alunni si sono infine esibiti sul sagrato della Chiesa coinvolgendo tutti in un clima di gioia.
Due giorni di festa, dunque, non solo come celebrazione di un traguardo prestigiosissimo, ma come ulteriore momento di condivisione con la città di Codogno e di rilancio della propria presenza.
Testimonianza di un’ex alunna
«Mi ha molto colpito il grande numero di ospiti che ha gremito il salone: esso testimonia, infatti, che questa scuola ha lasciato un segno profondo in tutti coloro che sono passati dalle sue aule e hanno corso nel grande cortile, sotto gli occhi vigili delle Suore.
Ma il grande affetto per le vecchie maestre, il ricordo commosso degli anni in cui si era bambini o il semplice doverismo bastano dunque a giustificare una tale mobilitazione?
Personalmente credo che, consapevoli o meno, tutti fossimo lì quel giorno non solo per le ragioni sopra elencate, ma per qualcosa di più, che è rimasto nel profondo di noi: chiunque abbia avuto la grazia di avere una delle nostre Suore come insegnante ha sperimentato cosa significhi ricevere un’educazione vera e adeguata, nella quale il nostro cuore sia trattato secondo l’ampiezza del suo desiderio, così come Dio l’ha fatto. Da qui nasce la morale delle Suore Figlie dell’Oratorio, che non è nient’altro che continuare l’atteggiamento di Dio per l’uomo di fronte a tutte le cose e nel rapporto con esse» (Sara Stringhetti).