Andando per santuari… Lujan
Il post sui pellegrinaggi di don Vincenzo ai santuari mariani ha suscitato il desiderio in «qualcuno» di raccontare anche dei santuari mariani cari alle popolazioni tra le quali operano le Figlie dell’Oratorio. Ci piace iniziare dai più lontani, quelli in terra di missione: Lujan.
Pellegrina a LUJAN (Buenos Aires – Argentina)
Molti santuari mariani devono la loro origine ad una immagine della Madonna consegnata alla devozione dei fedeli del luogo. Attorno a queste piccole immagini, nel corso dei secoli, sono sorti grandi santuari per esaltare la protezione e l’intercessione ricevute dalla Vergine Maria non solo in occasione di particolari difficoltà, ma anche nella ordinarietà della vita familiare e del paese.
Ho visitato con le suore Figlie dell’Oratorio di Caseros (Buenos Aires) il santuario mariano nazionale di Lujan, Argentina. È una visita d’obbligo alla «madrecita», come la chiamano i fedeli argentini. Non è molto distante dalla Capitale, si può raggiungere facilmente e i più volenterosi si cimentano anche nella «caminata», cioè nel pellegrinaggio a piedi.
L’origine di questa devozione risale al 1630 quando la statuetta commissionata da un proprietario agricolo del nord Argentina e contenuta in una cassa proveniente dal Brasile, scelse di fermarsi poco distante da Buenos Aires, lungo le rive del fiume Lujan e molto lontano dalla «fazenda» a cui era destinata. Al rifiuto dei buoi che trasportavano il carico a proseguire fu attribuito un significato prodigioso, meglio: la volontà della Madonna a fermarsi in quella località. Mito, leggenda, o fantasia, la Madonna venerata in quella immagine fu da allora e per sempre la Celeste Patrona del popolo argentino. Non c’è infatti casa privata, ufficio o luogo pubblico, o quartiere, anche il più povero, dove non sia esposta l’immagine caratteristica de «la Virgen de Lujan».
Anche se le date ufficiali della festa sono l’8 maggio e l’8 dicembre, in ogni epoca dell’anno, dalla capitale e da molte altre località vengono organizzati pellegrinaggi per onorare e affidarsi alla «Virgencita morenita». È il luogo con la massima presenza di fedeli, fino a quattro milioni in un anno.
Il prezioso mantello con cui è ricoperta la statuetta originale in terracotta ha i colori della bandiera argentina: in essa, nella «madrecita» ogni fedele argentino riconosce la propria identità e appartenenza spirituale e nazionale.
Entrando nell’attuale santuario di stile gotico, costruito verso la fine del 1800, la piccolezza della statuetta, alloggiata in alto tra fiori e candelabri dorati risalta ancora maggiormente. È lo stile della Madonna. Noi uomini amiamo la grandezza, lo sfarzo anche nelle manifestazioni di religiosità, lei la prossimità ai poveri e ai semplici.
Oggi anch’io, semplice visitatrice di questa meravigliosa terra argentina, sono ai piedi della «Virgencita» perché mi accolga come figlia tra i suoi innumerevoli e benedetti figli.