La via è aperta e ci stiamo già camminando….
Riceviamo e condividiamo la testimonianza di Alessandro, ex alunno della scuola “Vincenzo Grossi” di Roma e instancabile collaboratore della comunità che opera “attorno all’Acquedotto Felice”.
Guerre, violenze, stragi, morte.
Queste le realtà che ci vengono offerte sempre più spesso dai nostri tempi.
Purtroppo non manca giorno senza che il mondo non dia prova di quanto grande sia il male che l’uomo può fare.
Il mistero del male che testimonia solo la morte non deve però essere di scandalo per il cristiano: abbiamo la certezza che il Signore Gesù ha già vinto il mondo. La sua vittoria è anche nella testimonianza della vita e del Vivente che i Santi hanno reso, rendono e renderanno fino alla fine dei tempi. Essi, come uno specchio, riflettono la luce del Padre e danno prova di quanto grande sia il bene che l’uomo può compiere.
Oggi fra questi Santi noi guardiamo a Vincenzo Grossi, grati per la sua opera.
La vita santa di un prete di metà ‘800 può incidere sulle nostre?
Eccome!
Vedo tante suore che tutti i giorni continuano a costruire la Chiesa immaginata da Don Vincenzo.
Vedo i volti dei tanti amici delle Figlie dell’Oratorio , con le quali condividono gioie e dolori del loro quotidiano.
Penso al prezioso lavoro delle missioni.
Rivedo i sorrisi delle suore che non sono più su questa terra, ma vivono , con il fondatore, in Cristo.
Credetemi: la via è aperta e ci stiamo già camminando….
Ed é vero… i segni del quotidiano ci dicono che siamo sulla strada,dando ciascuno i propri passi. Ho finito appena adesso la valutazione dell’anno catechistico con un gruppo di bambini di 5° elementare e, alla domanda “Cosa porti nel cuore alla fine di questo tempo?” una bimba, senza esitare, mi risponde: “La Canonizzazione di San Vincenzo”. Non chiudiamoci ai segni di morte che ci circondano, perché ancora oggi il Signore viene per portarci la Sua Luce, quella che ci indica che la strada è aperta….