La tomba di un santo

È bello poter visitare le tombe di familiari, amici, conoscenti  perché la morte  non interrompe alcun legame: portiamo con noi la loro memoria rinnovata per la fede nella comunione dei santi, ma anche per l’affetto che ci ha unito a loro per i più diversi motivi.

Possiamo visitare anche  la tomba di San Vincenzo Grossi, sebbene ora  Lui sia «sugli altari». È conservata a Vicobellignano ed è oggetto di cure, da parte dei fedeli devoti della sua parrocchia.

Diversamente rispetto all’usanza nel caso di morte dei sacerdoti in cura d’anime, per i quali era ed è tuttora prevista la sepoltura nella Cappella dei Sacerdoti, presente nel Cimitero di Vicobellignano, don Vincenzo è stato sepolto in una tomba nel terreno a ridosso del muro di cinta del camposanto.  Probabilmente non fu una decisione sua ma del nipote don Ubaldo Grossi  a cui spettò, come vicario parrocchiale, il compito di provvedere alle esequie. La tomba aveva già accolto dal 1895 le spoglie della sorella Elisabetta e a lei fu unito  il fratello nella sepoltura. L’epigrafe ancora leggibile dice: “Riposa sotto questa tomba, assieme alla sorella Elisabetta, la salma venerata del sacerdote Vincenzo Grossi nato a Pizzighettone il 9 marzo 1845 parroco per 34 anni di Vicobellignano ove morì il 7 novembre 1917 – Anima veramente apostolica – Fondò l’Istituto religioso delle Figlie dell’Oratorio – Spirito profondamente umile  – Si consacrò alla gloria di Dio e alla salvezza delle anime.

Sulla tomba si trova un’altra lapide, commemorativa della traslazione e ivi collocata dopo che, aperto il processo informativo a Lodi nel 1947 e richiesta  l’autorizzazione della Santa Sede ad avviare i processi canonici per la causa di canonizzazione, don Vincenzo nel 1952 fu definito Servo di Dio.

Questa sepoltura in mezzo ai suoi fedeli, senza monumenti che distinguendola dalle altre potesse attirare l’attenzione del visitatore, conferma lo stile della sua scelta pastorale: stare in mezzo alla sua gente perché in questo intreccio di vite ordinarie san Vincenzo  aveva intuito la possibilità di poter arrivare alla mente e al cuore dei suoi fedeli .